Richiesti dall’Unione Terre di Castelli nuovi indirizzi per gli Istituti di Istruzione Secondaria di Vignola
Il Presidente Lamandini: “La Riforma Gelmini rischia di mettere in discussione il lavoro fatto in questi anni da Comuni, Unione e Provincia sul polo di Vignola”
Da un ampio confronto sul territorio e con la Provincia è nata la richiesta che l’Unione Terre di Castelli farà ufficialmente a Provincia di Modena sull’offerta di istruzione secondaria superiore per poterla portare all’attenzione di Regione e Ministero per la Pubblica Istruzione.
“La richiesta- spiega il Presidente dell’Unione Terre di Castelli Francesco Lamandini- nata da una sollecitazione dell’Assessore Provinciale Elena Malaguti, è frutto di diversi confronti istituzionali: con varie sedute della Giunta dell’Unione, con due Commissioni Istruzione dell’Unione, come tema del tavolo di confronto scuola-lavoro (composto da Sindacati, Associazioni di Categoria, Scuole Superiori, CRV e ASL) e come tema dibattuto anche in sede di Consulta Economica dell’Unione Terre di Castelli”.
“Un lungo percorso di confronto quindi- prosegue Lamandini- che ha portato principalmente a tre richieste: per l’IIS “L. Spallanzani”, in parallelo all’istruzione professionale si chiede, o in una o entrambe le sedi di Monteombraro e Vignola, il percorso tecnico (settore tecnologico, indirizzo agraria e agrindustria, articolazione produzione e trasformazione). Per l’Istituto Primo Levi chiediamo di attivare l’Opzione Scienze Applicate del Liceo Scientifico mentre per il Paradisi si chiede l’apertura del Liceo Linguistico.
Obiettivo della richiesta è recuperare un’offerta formativa equilibrata per il Distretto Scolastico di Vignola, proprio nell’ottica di una qualificazione e di un potenziamento di tutte le scuole del nostro polo, venendo incontro alle richieste di famiglie ed imprese”.
“I ridimensionamenti dovuti dalla Riforma Gelmini, se non troveranno dei correttivi, provocheranno un impoverimento del nostro polo scolastico d’Istruzione Superiore. In particolare tra i ridimensionamenti va ricordato che il liceo Scientifico perde il ‘Progetto Brocca’, con cancellazione dell’insegnamento del Diritto, con forte riduzione anche delle ore settimanali di materie scientifiche e delle ore di laboratorio; l’Istituto tecnico commerciale vede la scomparsa del “Progetto E.R.I.C.A., con una forte riduzione delle ore di lingue straniere; l’istituto tecnico industriale vede la cancellazione delle materie di geografia ed economia e diritto nel triennio, oltre ad una forte riduzione delle ore delle materie di indirizzo e laboratorio; l’istituto professionale commerciale perde l’indirizzo turistico; gli istituti professionali Industriale e per l’Agricoltura e l’Ambiente vedono una forte diminuzione delle ore di laboratorio”.
“Questa situazione – conclude Lamandini- porta ad un forte rischio di ripresa del pendolarismo scolastico verso Modena e Bologna, annullando di fatto il lavoro e gli sforzi di questi anni portati avanti dal Comune di Vignola, dai Comuni del Distretto, dall’Unione Terre di Castelli e dalla Provincia di Modena. Al 30 settembre 2009 a fronte di 1.009 studenti residenti negli otto comuni dell’Unione Terre di Castelli che si erano iscritti negli istituti di Modena, ben 1.953 erano iscritti agli istituti di Vignola (Levi, Paradisi e Spallanzani) e Monteombraro. Se poi si escludono gli studenti residenti nel Comune di Castelnuovo Rangone (che per ragioni di vicinanza si appoggiano a Modena) nei restanti sette comuni abbiamo solo 570 studenti iscritti a Modena (il 23%) e ben 1.877 (il 77%) iscritti a Vignola-Monteombraro. E’ utile poi sottolineare che la maggioranza degli studenti che vanno a Modena frequentano scuole mancanti sul nostro Distretto”.
