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Comunicato Stampa- Risposta Gazzetta di Modena articolo del 18.06.2011 su profughi

Comunicato Stampa- Risposta Gazzetta di Modena articolo del 18.06.2011 su profughi - Unione Terre di Castelli - Comunichiamo - Comunicati Stampa

Puntualizzazioni sull’articolo uscito sulla Gazzetta di Modena in data 18.06.2011 dal titolo “Quaranta profughi disperati: aiutateci!”

L’Unione Terre di Castelli è stata inserita nel Piano Regionale per l’accoglienza dei cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa che prevede l’accoglienza di profughi sul distretto di Vignola (gli otto Comuni dell’Unione più Montese) in base all’incidenza della popolazione a livello provinciale.
Anche l’Unione, adottando lo stesso criterio, ha elaborato una distribuzione fra i nove Comuni che tenesse conto della popolazione e si è attivata per il reperimento delle strutture di accoglienza, tenendo i contatti con la Protezione Civile regionale, che anticipa le spese per conto dello Stato, sulla base di convenzioni stipulate con gli Enti e di una rendicontazione dettagliata.
L’accoglienza sul territorio è cominciata il 12 maggio con l’arrivo di una coppia di profughi a Guiglia, poi il 13 è stata la volta di tre persone accolte a Savignano sul Panaro. Il 18 è arrivata una coppia a Marano sul Panaro. Il giorno 16 giugno sono state accolte quattro persone a Castelnuovo Rangone e un nucleo con figlio minore a Spilamberto. Tutte le persone sono state assegnate e accompagnate dalla Protezione Civile della Regione Emilia Romagna. Nelle prossime settimane sono previsti ulteriori arrivi di persone da dislocare nei Comuni che ad oggi non hanno profughi sul loro territorio.
In totale, ad oggi, l’Unione ospita, secondo il Piano di accoglienza regionale, 14 persone distribuite sui citati Comuni di Guiglia, Savignano sul Panaro, Marano sul Panaro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto.

Le persone che si sono rivolte alla Gazzetta di Modena, probabilmente rientrano nel fenomeno di chi si è mosso autonomamente, giungendo sul nostro territorio non all’interno del programma regionale ma con mezzi di fortuna o lasciando altri luoghi di accoglienza a cui erano state assegnate. Visto che nei giorni scorsi qualcuno si era rivolto ai servizi del territorio per segnalare la propria presenza, l’Unione ha già attivato a livello provinciale e regionale la comunicazione in merito a queste situazioni, che devono essere gestite in collaborazione con Regione e Protezione Civile, alla luce dei protocolli e delle intese sottoscritte.

Inserita il 20/06/2011 -- Aggiornata il 20/06/2011 ore 17:26 -- N° visioni: 5.397

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