Scuole d’Infanzia, fondi dalla Regione per l’inserimento di nuovi insegnanti a Spilamberto, Savignano e Marano
Personale qualificato che verrà pagato grazie ai fondi regionali. Lo sforzo economico per sopperire al diniego delle nuove sezioni da parte del Ministero
L’Unione Terre di Castelli ha ottenuto dalla Provincia di Modena, a seguito di un bando Regionale, uno stanziamento di nuovi fondi per l’arricchimento dell’offerta formativa delle scuole d’infanzia della provincia. La totalità dello stanziamento, che ammonta a circa 300 mila Euro a livello provinciale, è destinata al sostegno di nuove sezioni di scuola d’infanzia.
Il finanziamento a livello dell’Unione Terre dei Castelli permetterà l’inserimento di quattro insegnanti che verranno divisi tra le scuole di Spilamberto, Savignano e Marano. Questo per riuscire a risolvere le carenze a livello di organico e di offerta formativa rilevate dall’inizio dell’anno scolastico. Si tratta dunque di nuovi insegnanti che operano nelle scuole statali, pagati dalla Regione per sopperire al diniego avuto in agosto da parte del Ministero, relativo alle richieste di nuove sezioni, a fronte di spazi ed aule già preparati dai Comuni.
L’organico verrà inserito a supporto di quello già esistente, permettendo quindi da una parte un migliore svolgimento delle attività già in atto, dall’altra l’inserimento dei bambini a cui era precedentemente stato negato l’accesso alle scuole d’infanzia, che potranno quindi essere inseriti nelle sezioni già esistenti, grazie al nuovo personale a disposizione.
“Il contributo- spiega il Presidente Lamandini- è per la prima volta stanziato da un ente locale e fa parte di un finanziamento complessivo assegnato dalla Regione alla provincia di Modena nell’ambito dell’intervento per la valorizzazione dell’autonomia scolastica e per l’arricchimento dell’offerta formativa, che prevede azioni a sostegno della scuola d’infanzia. Anche in questo caso purtroppo la Regione e la Provincia hanno dovuto sopperire, con sforzi economici, ad una lacuna del Governo, che da una parte taglia agli enti locali, dall’altra taglia sempre più risorse per scuola, formazione e sicurezza”.