Museo dell’Assurdo
Mus.A uguale: Museo dell'Assurdo, collezione di opere d'arte che cresce ogni anno.
Dedicato all'assurdo in tutte le sue espressioni, predilige gli Istituti d'Arte, le Accademie, le Avanguardie, le tendenze.
Il "Musa-Museo dellAssurdo" è stato inaugurato nel giugno 2002 in concomitanza con la manifestazione "Mercurdo-Mercato dellAssurdo"; il 6 Giugno 2004 alle ore 18:00 è stata inaugurata la 1° sezione del MusA - Museo dell'assurdo presso il cortile della Biblioteca.
Il primo nucleo di opere ("Un tuffo in una goccia" di Rossella Tauro, "Mi Mangio, ti mangi, si mangia" di Lucas Diaz Gundin - attualmente in restauro-, "Il pennello acrobata" di Sara Mantovani, "E che busto..." di Alessandro Neretti) sono state realizzate in collaborazione con l'Istituto Statale per la Ceramica "Gaetano Ballardini" di Faenza.
In seguito ogni "complemento darredo" destinato al Cortile della Biblioteca è stato pensato e letto in chiave "assurda": così l'insegna della biblioteca "Libri stesi" di Sara Balzani e Nicola Zamboni, così la rete di delimitazione dello spazio ("la Lisca" di Marco Bellotti), infine i cartelli segnaletici di Antonio Sorrentino titolati "Poggio Attonito".
Il grande busto femminile "Composition of body" di Ko Jae Chun è arrivato grazie alla collaborazione con il Simposio di Fanano.
La sezione coperta, nata nel giugno 2004, raccoglie opere d'arte di piccole e medie dimensioni dedicate all'Assurdo e progetti realizzati per il Musa.
Nella sezione interna sono raccolte opere di: Danilo Busia, Andrea Capucci, Silvia Levenson, Luca Lumaca, Alex Pinna, Wall, Enrica Borghi e Adriano Persiani.
Ingresso nel cortile della Biblioteca, Via Cavedoni, 14
Orari di apertura:
Invernale:
- la domenica dalle 16:00 alle 19:00
Estivo (inclusi giugno e settembre):
- la domenica dalle 16:30 alle 18:30 - chiuso il mese di Agosto
Visite per gruppi al di fuori degli orari indicati
- solo su prenotazione.
Info e prenotazioni
Ufficio informazioni turistiche - Consorzio Castelvetro Vita
tel. 059/758880 cell. 329/7504645
Comune di Castelvetro - Ufficio cultura
tel. 059/758818 - 059/758836
ingresso gratuito
Museo Fili d'Oro a Palazzo
Moda e poesia del Rinascimento a Palazzo Rangoni, esposizione permanente di abiti in stile rinascimentale.
L'Associazione Dama Vivente e l'Assessorato ai Servizi Culturali presentano il museo inaugurato il 4 dicembre 2004 presso Palazzo Rangoni nel Centro Storico di Castelvetro - Via Tasso, 28
Palazzo Rangoni nasce assieme al Castello di Castelvetro intorno al VIII-IX sec. Dopo l'avvento dei Rangoni (sec.XIV) quando Castelvetro divenne capoluogo del loro feudo (sec.XV) l'edificio si ampliò, assunse funzioni e caratteri più marcatamente residenziali e di rappresentanza.
Durante il Rinascimento si arricchì di decorazioni attribuite agli Scacchieri che si possono ancora ammirare nei soffitti di alcune sale: al piano terra la "Sala dei Delfini" (ora adibita a bar), al primo piano la "Sala degli Orsi". Segnaliamo poi la "Sala dei Putti" e la "Sala del Tasso", in cui sono degni di nota i classicheggianti medaglioni monocromi, che fanno riferimento a due opere del Tasso, l'Aminta e la Gerusalemme Liberata, e quattro tele, che rappresentano vari momenti della vita del Poeta, opere del pittore modenese Ferdinando Manzini (1817-1886).
La mostra è dedicata al soggiorno del poeta Tasso presso il feudo del Marchese Fulvio Rangoni a Castelvetro. Gli abiti in mostra in stile Rinascimentale, ricamati a mano, sono realizzati dalle volontarie dell'Associazione Dama Vivente che ogni anno nel mese di settembre a Castelvetro organizzano una rievocazione storica.
L'Associazione organizza, in collaborazione con il Comune di Castelvetro, le manifestazioni "Dama Vivente" e "Festa a Castello" che rievocano il soggiorno del Tasso a Castelvetro.
"Dama Vivente" è una vera e propria partita a dama, giocata sulla piazza a damier, con pedine e damoni impersonati da bambini e ragazze (organizzata in anni pari).
"Festa a Castello" ricrea un banchetto rinascimentale con l'allegro contorno di musica, giochi, balli e cibi della tradizione locale.
A tale banchetto tutti possono partecipare, previa prenotazione, purchè indossino abiti rigorosamente dell'epoca (organizzata in anni dispari).
Maggiori notizie sull'attività dell'associazione si possono trovare sul sito: web.tiscali.it/damavivente
Info e prenotazioni
Ufficio informazioni turistiche - Consorzio Castelvetro Vita
tel. 059/758880 cell. 329/7504645
Comune di Castelvetro - Ufficio cultura
tel. 059/758818 - 059/758836
Centro di documentazione e promozione territoriale "Il castello di vetro"
L’Amministrazione Comunale di Castelvetro ha individuato nel Centro di Documentazione Territoriale uno strumento utile per favorire la ricerca storica e per promuovere eventi culturali fortemente radicati nella cultura locale.
Il Centro di Documentazione è attualmente in riallestimento e si suddivide in tre sezioni:
Sezione 1 - Raccolta Romano Bonvicini
Il primo nucleo risale al 1978 e l’insieme degli oggetti raccolti , riconducibile al particolare interesse di quegli anni per tutto ciò che riguardava la "civiltà contadina", fa riferimento alla passione e all’impegno del concittadino Romano Bonvicini cui la raccolta è dedicata.
Nel 1981, grazie ad intervento dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, sono stati inventariati e schedati due cicli principali: lavorazione del legno e vinificazione.
Gli attrezzi relativi al primo ciclo sono stati ospitati in forma permanente presso la Coop Legno di Castelvetro, organizzati in forma di Mostra permanente fino a pochi anni fa.
Ritornati in possesso dell’Amministrazione Comunale di Castelvetro, sono stati risuddivisi per famiglie e funzione d’uso a cura del Comitatato Arte Contadina che agisce in regime di convenzione col Comune di Castelvetro.
Nella prima sezione viene esposta una scelta tipologica dei pezzi disponibili, tutti schedati anche su supporto magnetico disponibile. Alcune schede sono esposte nella sezione a titolo esemplificativo.
La forma allestiva rende disponibile la raccolta per esposizioni temporanee presso enti che siano interessati ad ospitarla.
Il secondo ciclo relativo alla vinificazione composto da pezzi schedati anche su supporto magnetico disponibile sarà riallestita prossimamente.
Sezione 2 - Fondo Fotografico Giuseppe Simonini
La Raccolta, di proprietà privata concessa parzialmente in comodato gratuito all’Amministrazione Comunale, costituisce un fondo di importanza nazionale, già in Mostra a Castelvetro nel settembre del 1999 ed al Liceo Internazionale di Saint Germain en Lay (Parigi) dove ha raccolto lusinghieri successi di critica.
Il materiale è attualmente suddiviso unicamente per "filoni", è allo studio un intervento di ricognizione sulla consistenza e successiva inventariazione e catalogazione.
Molte delle immagini esposte documentano le altre sezioni del Centro. La figura dell’autore e della sua produzione fotografica è documentata in un catalogo edito col patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Sezione 3 - La Fornace Cavallini a Castelvetro (Mo) - Tesi di laurea di Alberto Fiori, Federica Nocetti e Donatella Filippi.
La Tesi costituisce uno studio approfondito e completo della fornace intesa come manufatto architettonico e come tale analizzata, dal punto di vista scientifico, nel suo insieme e nelle sue componenti costitutive, con un particolare approfondimento per la copertura, l’elemento più interessante dal punto di vista statico, in funzione di una proposta di recupero sia strutturale che funzionale.
L’analisi ha toccato vari aspetti ed ha portato alla realizzazione di un modello della fornace realizzato in legno, in scala 1:50, una relazione illustrativa divisa in due sezioni (storica e tecnica) e 35 elaborati grafici suddivisi in diverse tipologie: introduzione di carattere storico-geografico, restituzione del rilievo dell’edificio, rappresentazione dello stato di fatto, analisi dei dissesti strutturali, analisi del degrado materico, proposta di interventi strutturali e proposta di progetto per un eventuale riutilizzo dell’edificio.
Il plastico sta partecipando ad una mostra itinerante "Plastici di strutture di legno antiche" che è partita nel mese di Marzo 2000 da Firenze e sta toccando alcuni dei principali paesi Europei e dell’America Latina, il cui catalogo è un numero monografico estratto dal periodico "Bollettino Ingegneri" n° 12-1999 edito da Bollettino degli Ingegneri della Toscana Srl.
La mostra è un estratto di alcuni degli elaborati della tesi, scelti tra quelli a carattere meno tecnico, con lo scopo di far conoscere la fornace più che dal punto di vista dell’Architettura, dal punto di vista storico, tipologico e funzionale, toccando cioè gli aspetti più divulgativi senza però rinunciare alla scientificità che è alla base della Tesi stessa.