Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca.
L'Unione "Terre di Castelli”, in provincia di Modena, aggrega otto comuni con una popolazione di circa 82 mila abitanti e un territorio che si estende su una superficie complessiva di 312,15 Km².
Una dimensione paragonabile a quella di un medio capoluogo di provincia, una dimensione che fa dell'Unione Terre di Castelli una delle Unioni di Comuni più grandi d'Italia.
L’Unione Terre di Castelli nasce nel 2001 per volontà dei consigli comunali di Castelnuovo, Castelvetro, Savignano, Spilamberto e Vignola associando, in circa 30 convenzioni, una pluralità di funzioni e servizi: Istruzione, Servizi sociali, gestione del personale, Polizia locale, sistemi informativi, pianificazione del territorio (PSC), gare e appalti di fornitura di beni e servizi, ecc.
La filosofia di fondo, sin dalla sua costituzione, è stata quella di poter rappresentare un livello istituzionale di governo importante per realizzare obiettivi di miglioramento e ampliamento della produzione e erogazione dei servizi, di razionalizzazione delle risorse economiche, strumentali e umane, e in generale di migliorare il posizionamento delle comunità locali nella valorizzazione competitiva del territorio e delle proprie risorse.
I Comuni hanno saputo superare le resistenze e le difficoltà, che un’operazione così complessa e ambiziosa presenta, affidando all’Unione Terre di Castelli una mission precisa: il governo di ogni attività che richiedesse un livello di decisione sovracomunale. A titolo d’esempio: le politiche per la sicurezza, le politiche di welfare, la pianificazione territoriale, la valorizzazione del territorio, la gestione dei servizi pubblici locali. Il tutto sostenuto da aree di attività amministrativa di staff in cui è più conveniente la collocazione in Unione delle funzioni anziché in ogni Comune: la gestione del personale, la gestione dei sistemi informativi, l’acquisto di beni e la fornitura di servizi.
Un territorio favorito nelle sue potenzialità dalla scelta dell'Unione che, come si dice, 'fa la forza' e significa poter pensare più in grande. E questo diventa ancor più vero dal 2009 con l’ingresso nell’Unione Terre di Castelli dei limitrofi comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca a seguito della soppressione della comunità montana Modena Est.
Un territorio che, sapendosi dare regole più semplici e uguali per tutti, può continuare ad offrire grandi vantaggi operativi agli operatori economici da un lato, e ai cittadini utenti dei servizi dall'altro.
Comuni con la loro storia e le loro peculiarità, vicini geograficamente e per identità di valori, su un territorio ricco per dono di natura e per il lavoro degli uomini e delle donne che lo abitano. Un territorio che per essere salvaguardato, con il suo alto livello di qualità della vita, ha bisogno di visioni e scelte che vadano otre i confini dei singoli comuni.
La sfida continua.
L'Unione "Terre di Castelli”, in provincia di Modena, aggrega otto comuni con una popolazione di circa 82 mila abitanti e un territorio che si estende su una superficie complessiva di 312,15 Km².
Una dimensione paragonabile a quella di un medio capoluogo di provincia, una dimensione che fa dell'Unione Terre di Castelli una delle Unioni di Comuni più grandi d'Italia.
L’Unione Terre di Castelli nasce nel 2001 per volontà dei consigli comunali di Castelnuovo, Castelvetro, Savignano, Spilamberto e Vignola associando, in circa 30 convenzioni, una pluralità di funzioni e servizi: Istruzione, Servizi sociali, gestione del personale, Polizia locale, sistemi informativi, pianificazione del territorio (PSC), gare e appalti di fornitura di beni e servizi, ecc.
La filosofia di fondo, sin dalla sua costituzione, è stata quella di poter rappresentare un livello istituzionale di governo importante per realizzare obiettivi di miglioramento e ampliamento della produzione e erogazione dei servizi, di razionalizzazione delle risorse economiche, strumentali e umane, e in generale di migliorare il posizionamento delle comunità locali nella valorizzazione competitiva del territorio e delle proprie risorse.
I Comuni hanno saputo superare le resistenze e le difficoltà, che un’operazione così complessa e ambiziosa presenta, affidando all’Unione Terre di Castelli una mission precisa: il governo di ogni attività che richiedesse un livello di decisione sovracomunale. A titolo d’esempio: le politiche per la sicurezza, le politiche di welfare, la pianificazione territoriale, la valorizzazione del territorio, la gestione dei servizi pubblici locali. Il tutto sostenuto da aree di attività amministrativa di staff in cui è più conveniente la collocazione in Unione delle funzioni anziché in ogni Comune: la gestione del personale, la gestione dei sistemi informativi, l’acquisto di beni e la fornitura di servizi.
Un territorio favorito nelle sue potenzialità dalla scelta dell'Unione che, come si dice, 'fa la forza' e significa poter pensare più in grande. E questo diventa ancor più vero dal 2009 con l’ingresso nell’Unione Terre di Castelli dei limitrofi comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca a seguito della soppressione della comunità montana Modena Est.
Un territorio che, sapendosi dare regole più semplici e uguali per tutti, può continuare ad offrire grandi vantaggi operativi agli operatori economici da un lato, e ai cittadini utenti dei servizi dall'altro.
Comuni con la loro storia e le loro peculiarità, vicini geograficamente e per identità di valori, su un territorio ricco per dono di natura e per il lavoro degli uomini e delle donne che lo abitano. Un territorio che per essere salvaguardato, con il suo alto livello di qualità della vita, ha bisogno di visioni e scelte che vadano otre i confini dei singoli comuni.
La sfida continua.