Servizio civile: chi arriva in fondo ha nostalgia
03/09/2013
Ieri, 2 settembre 2013, i quattro giovani volontari di servizio civile dell’Unione Terre di Castelli sono stati ricevuti dal Sindaco di Guiglia, Assessore alle politiche giovanili dell’Unione, Monica Amici, che li ha accolti nel suo studio per ascoltare direttamente dalle loro voci la testimonianza di questa esperienza. Sono partiti il 3 settembre dello scorso anno, qualcuno si è perso per strada, qualcuno è subentrato a un altro che ha rinunciato. Invece loro, Fadma Berdaouz, Ilaria Scarnera e Graziano di Clemente per il servizio civile nazionale e Soufiane Naji per il regionale il loro periodo lo hanno svolto per intero e il 2 settembre, ultimo giorno, lo hanno vissuto con tanti bei ricordi e un po’ di nostalgia. Certo, non sono tutte rose e fiori, le difficoltà per chi opera in un campo complesso come è quello dei servizi sociali ci sono. I ragazzi hanno potuto conoscere una realtà di cui prima non avevano idea, formare se stessi nell’accoglienza e nella condivisione. Sicuramente sono maturati, hanno imparato qualcosa, si sono arrabbiati e divertiti. Un anno è lungo e i giorni non sono tutti uguali. Grazie a questi giovani abbiamo potuto, come Welfare locale, realizzare laboratori e attività aggiuntive, partecipare ad eventi, dare un valore aggiunto a tanti servizi.
Quando, nell’ottobre 2011, uscì il bando per 5 posti di servizio civile nazionale e due di servizio civile regionale per giovani dai 18 ai 28 anni da impiegare in un progetto dell’Unione Terre di Castelli denominato “Ponti di tutti i colori: progettare l'infanzia e l'adolescenza nell’intercultura, costruire i cittadini di domani” arrivarono oltre quaranta moduli di iscrizione. Le selezioni, effettuate verso fine anno, individuarono la graduatoria per l’assegnazione delle sedi a disposizione. Il colloquio era teso soprattutto a verificare la “motivazione” che aveva spinto i giovani a fare domanda e che in un momento di crisi economica e di penuria di lavoro poteva, in alcuni casi, venire a mancare. Ma l’entusiasmo e la passione sono facilmente individuabili. Tutto era pronto per partire, ma i ragazzi dovettero aspettare fino a settembre 2012 per incominciare la loro esperienza. Nel frattempo gli Operatori Locali di Progetto si sono incontrati per progettare l’accoglienza dei giovani e, soprattutto, per programmare le date della formazione obbligatoria, in parte realizzata in maniera coordinata e congiunta con il GAVCI di Modena.
La formazione, suddivisa in “generale” e “specifica” è un’opportunità per i giovani di approfondire determinate materie, soprattutto relative all’impegno civile non violento e alla conoscenza del territorio, dei suoi servizi e strumenti. Un po’ a Vignola, un po’ a Modena i ragazzi hanno quindi fatto lezione e nel frattempo cominciavano ad orientarsi all’interno dei servizi dell’Unione Terre di Castelli e a fornire un apporto sempre più prezioso. C’è stato chi si è demoralizzato e ha voluto lasciare e chi, al contrario, ci teneva talmente tanto a completare questo anno irripetibile della sua vita da rinunciare ad altre opportunità o rimandare scelte diverse. I volontari sono stati anche coinvolti nella predisposizione di materiale informativo da utilizzare in occasione del prossimo, imminente bando e nella promozione nelle scuole superiori del territorio.
Raccomandiamo a tutti i giovani che sono interessati a fare un’esperienza di vita irripetibile e importante per la loro formazione di controllare il sito www.terredicastelli.mo.it oppure www.copresc.mo.it per non lasciarsi sfuggire il nuovo bando. I volti sorridenti dei nostri ragazzi dimostrano che... ne vale la pena!
Da sinistra: Graziano di Clemente, Ilaria Scarnera, Monica Amici (Sindaco di Guiglia), Soufiane Naji, Fadma Berdaouz.