CITTA’ 30
Vignola è il primo comune nella provincia di Modena a procedere verso la realizzazione della Città 30.
In questo progetto si agirà per fasi, iniziando con un primo test che vedrà la conversione di due aree in “zona 30” con il costante coinvolgimento dei cittadini.
Cos’è una zona 30?
Una zona 30 è un’area nella quale il limite massimo di velocità è abbassato a 30 km/h, rispetto ai 50 km/h previsti dal Codice della Strada. La zona 30 non limita il traffico veicolare ma lo modera. Una misura particolarmente importante per garantire la sicurezza stradale nelle aree urbane, dove il rischio di incidenti, anche gravi, che possano coinvolgere pedoni o ciclisti è molto elevato.
Perché l’Amministrazione promuove questa sperimentazione?
Obiettivo principale dell’Amministrazione è quello di garantire una migliore qualità della vita agli abitanti di Vignola. Per far ciò è necessario creare strade più sicure, dove i cittadini possano muoversi liberamente e godere appieno dei luoghi pubblici.
L'istituzione delle zone 30 permette di ridurre gli incidenti e le conseguenze degli stessi. Consente di ripensare lo spazio pubblico in funzione delle esigenze delle persone, specialmente quelle più vulnerabili (bambini, anziani e persone con disabilità) e non dell’automobile. Riduce l’inquinamento atmosferico poiché la percentuale di vetture in circolazione diminuisce. Allo stesso tempo genera minor inquinamento acustico, grazie ad una minor velocità dei mezzi, consentendo quindi un maggior benessere a chi vive in città.
Come funziona la sperimentazione?
La progettazione delle zone 30 è simile in tutta Europa e concorre a raggiungere l’obiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti stradali. Le regole di circolazione, che vengono istituite in una zona 30, sono esposte con cartelli che vengono posizionati su tutte le strade d’ingresso.
Si istituisce in forma sperimentale - dal 9 ottobre al 3 dicembre - una zona 30 nell’Area A (per la zona di Via Resistenza) che interessa le seguenti vie:
(il limite di 30 km/h è già presente in alcune delle vie menzionate di seguito)
Via Caselline, Via Alcide de Gasperi, Via Resistenza, Via della Pace, Via Montanara, Via Caio Claudio, Via A. Grandi, Via Cesare Plessi, Via Giuseppe di Vittorio, Via S. Francesco, Via Andrea Costa, Via Podgora, Via Giacomo Matteotti, Via L. Gazzotti, Via Giuseppe Verdi, Via M. D’Azeglio, Via dell’Oratorio, Via R. Prati, Via Luigi Einaudi, Via Caio Claudio, Via Giulio Cesare, Via Costantino il Grande, Via Bruno Buozzi, Via Massarenti, Via C. Prampolini, Via Fratelli Rosselli, Via Labriola, Via Varagnolo, Via Gregorio Agnini, Via Nasi, Via R. Volpi, Via F. Garavini, Via Raimondi, Via Renzo Boni, Via Aldo Azzani, Via Fratelli Cervi,
Il limite massimo di velocità di 30 km orari non si applica alle seguenti vie che in parte delimitano l’Area A:
Via Circonvallazione, Viale Vittorio Veneto, Via Nino Tavoni, Via per Sassuolo
Si istituisce - dal 9 ottobre al 3 dicembre - una zona 30 nell’Area B (per la zona di Brodano) che interessa le seguenti vie:
(Il limite di 30 km/h è già presente in alcune delle vie menzionate di seguito)
Via Natale Bruni, Via Enrico Fermi, Via A. Parini, Via Boccaccio, Via Torquato Tasso, Via G. Gozzano, Via Ippolito Nievo, Via G. Parini, Via Alessandro Manzoni, Via G. Pascoli, Via Giacomo Leopardi, Via Dante Alighieri, Via Ugo Foscolo, Via F. Petrarca, Via L. Ariosto, Via Carlo Porta, Via Giovanni Verga, Via L. Pirandello
Il limite massimo di velocità di 30 km orari non si applica alle seguenti vie che in parte delimitano l’Area B:
Via Modenese, Via Per Spilamberto
In entrambe le aree oggetto della sperimentazione il Comune di Vignola aprirà una fase di confronto con i cittadini e tutti i portatori d’interesse territoriali.
Per l’Area A sono previsti due incontri che si terranno entrambi all’Auditorium Paradisi (via della Resistenza 700- Vignola) alle ore 20.30:
- il primo incontro (prima dell’inizio della sperimentazione) si terrà martedì 3 ottobre;
- il secondo incontro (al termine della sperimentazione) si terrà martedì 5 dicembre.
Anche per l’Area B sono previsti due incontri che si terranno entrambi presso la sede degli Alpini, in via Ungaretti, alle ore 20.30:
- il primo incontro (prima dell’inizio della sperimentazione) si terrà mercoledì 4 ottobre;
- il secondo incontro (al termine della sperimentazione) si terrà mercoledì 6 dicembre.
PER SAPERNE DI PIU’
Quando si pensa che il concetto di città 30 abbia a che fare solo con l’abbassamento del limite di velocità, si sta in realtà prendendo in considerazione solo una piccola parte della straordinaria trasformazione che un centro urbano può raggiungere proprio partendo da un “cambio di passo” al suo interno. Città 30 significa infatti creare un contesto urbano che sia pensato per le persone che lo abitano, significa dare loro la possibilità di riappropriarsi di aree che fino a poco prima risultavano essere troppo pericolose, troppo trafficate, troppo rumorose. Vengono a crearsi i presupposti per cui il centro urbano risulta essere un contesto più accogliente ed inclusivo anche per i bambini e per gli anziani, e quindi conseguentemente per i cittadini tutti.
Città 30 è una città più sicura, più accessibile, più inclusiva, dove possono essere ideati nuovi spazi pedonali o aree verdi, grazie alla ridistribuzione dello spazio pubblico.
E dalla ridistribuzione dello spazio si ottiene un riequilibrio del modo in cui le persone decidono di spostarsi in città: la città 30 risulta essere un luogo più sicuro in cui le persone si sentano invogliate a spostarsi in bicicletta o a piedi, generando di conseguenza maggiore sicurezza per tutti. Questo circolo virtuoso fa sì che i benefici di una Città 30 siano percepibili anche da chi vorrà o dovrà continuare ad usare l’auto: il nuovo split modale (modalità di spostamento sistematico) mostrerà come sulle strade ci saranno meno automobili, meno congestioni e quindi paradossalmente più “velocità” negli spostamenti di chi si muove sulle quattro ruote.
Il concetto di Città 30 è inoltre strettamente legato alla sicurezza stradale. Il 75% dei chilometri percorsi in auto avviene all’interno delle aree urbane dove accadono circa il 70% degli incidenti. La principale causa dell’incidentalità è l’eccesso di velocità, intesa come situazione in cui il conducente sta procedendo ad una velocità che non gli consente di arrestare il veicolo in tempo utile per evitare l’impatto.
A 50 km/h nel solo tempo di reazione di fronte ad un ostacolo, che è circa di un secondo, si percorrono 15 metri; l’impatto in questo caso risulta pari ad una caduta da un’altezza di 10 metri e la probabilità di morte è del 50%. A 30 km/h l’impatto equivale ad una caduta da circa 3,5 metri di altezza e la probabilità di morte è inferiore al 10%. La diminuzione della velocità, quindi, costituisce un'importante opportunità per garantire una convivenza più sicura delle automobili con gli altri utenti della strada: pedoni e biciclette.
Nella città 30 non significa che il limite dei 30 chilometri orari venga applicato a tutte le strade, senza nessuna esclusione. Gli esempi nazionali ed internazionali, dove questo concetto è già stato sviluppato, mostrano infatti come in ogni contesto vengano individuate delle vie che mantengono il limite dei 50. Generalmente si tratta di strade principali e con poche intersezioni.
STRADE SCOLASTICHE
Cos’è una strada scolastica?
Una strada scolastica è una zona urbana in prossimità di una scuola in cui viene bloccato temporaneamente il traffico degli autoveicoli. Il transito viene consentito solo a pedoni, biciclette, mezzi di soccorso, mezzi per il trasporto di persone con disabilità e scuolabus. Le strade scolastiche permettono di aumentare lo spazio a disposizione delle persone vicino ad una scuola, creando un’ampia zona sicura da dedicare agli incontri, al gioco e all’autonomia di bambini e ragazzi.
Perché le strade scolastiche a Vignola?
L’iniziativa rientra nell’ambito delle azioni messe in campo dal Comune di Vignola a favore di strade più inclusive. Anche questo progetto ha come obiettivo l’aumento della sicurezza stradale in ambito urbano e si affianca a interventi già effettuati, quali la promozione di percorsi casa- scuola più sostenibili (progetto “A scuola in autonomia”) e la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in prossimità delle scuole. I benefici delle strade scolastiche sono molteplici: strade più sicure, minori incidenti, aria più pulita, maggiore socialità ed autonomia dei ragazzi, spazio pubblico più attrattivo e che incoraggia l’adozione di stili di vita più salutari.
Come funziona la sperimentazione?
La Polizia Locale e i volontari civici si occupano della chiusura e riapertura della strada. Si tratta, quindi, di una chiusura temporanea al traffico veicolare dal lunedì al sabato che riguarda due brevi fasce orarie in corrispondenza dell’entrata e dell’uscita degli studenti (è escluso dal divieto il transito delle biciclette, degli scuolabus, degli autobus, dei mezzi di soccorso e dei mezzi per il trasporto di persone con disabilità).
Il Comune introdurrà le strade scolastiche attraverso due sperimentazioni che riguarderanno la Scuola Primaria G. Mazzini e gli Istituti scolastici di Via Resistenza (Scuola Secondaria di Primo Grado L. A. Muratori, Istituto d'Istruzione Superiore "Agostino Paradisi" e Istituto d'Istruzione Superiore "Primo Levi"). Tali test avranno caratteristiche diverse, come viene descritto di seguito.
Scuola Primaria Giuseppe Mazzini
La sperimentazione nella Scuola primaria G. Mazzini partirà con l’inizio del nuovo anno scolastico 2023-2024.
L’Istituto, infatti, ospiterà a partire da settembre sei classi della Scuola primaria Aldo Moro, la cui sede è soggetta nei prossimi due anni a lavori di adeguamento sismico, dovrà quindi gestire un maggior numero di studenti.
La creazione di una strada scolastica per questo Istituto eviterà che il flusso più intenso possa sovraccaricare la viabilità in una zona complessa del centro di Vignola (presenza dell’Ospedale, Municipio, sede della Guardia di Finanza).
Dal 15 settembre 2023, e indicativamente fino a settembre 2025, via XXV Aprile sarà una “Strada scolastica”. La strada sarà chiusa al traffico veicolare dalle 7.50 alle 8.20 e dalle 12.40 alle 13.10, ad eccezione delle biciclette, dei mezzi di trasporto pubblico, di quelli dei portatori di handicap, e dei mezzi di emergenza e soccorso. Gli accompagnatori di bambine e bambini potranno utilizzare i parcheggi di Via Mazzini, così come i parcheggi dell’Ex Mercato Ortofrutticolo e dell’area ex Eni.
L’istituzione della strada scolastica su via XXV Aprile non interessa direttamente le bambine e i bambini che frequentano la scuola d’infanzia Asilo di Vignola, ma impatta comunque sulla viabilità attorno alla sede della scuola che si affaccia su viale Mazzini. Per l’intero lasso di tempo dei lavori al plesso Aldo Moro, infatti, viale Mazzini verrà convertito in strada a senso unico con la possibilità di parcheggio con un’ora di disco orario su entrambi i lati della carreggiata. Come conseguenza dell’istituzione del senso unico, i mezzi in transito su via Cesare Battisti non potranno svoltare a sinistra su viale Mazzini, ad eccezione naturalmente dei mezzi di soccorso.
Questi provvedimenti verranno spiegati direttamente alle famiglie interessate e al personale scolastico del plesso Mazzini nel corso di due incontri già programmati per mercoledì 6 e giovedì 7 settembre. Sono invitati a partecipare i genitori con figli che frequentano le scuole Mazzini, le sei classi che da Moro si trasferiranno a Mazzini, e i genitori delle bambine e dei bambini dell’Asilo di Vignola, nonchè tutto il personale scolastico interessato.
Istituti di Via Resistenza
Trattandosi di un’area più ampia, nella quale confluiscono diversi Istituti scolastici ospitanti un maggior numero di studenti, la realizzazione della strada scolastica in Via Resistenza necessita di un processo più articolato che includerà anche alcuni incontri di partecipazione che coinvolgeranno studenti, insegnanti e genitori. La sperimentazione - che vede la chiusura temporanea di un tratto di Via Resistenza - prenderà avvio il 6 novembre e terminerà il 22 dicembre. I percorsi partecipativi con le comunità scolastiche avverranno il 21-22 settembre ed il 3 ottobre (prossimamente verranno pubblicati il calendario degli incontri e i dettagli delle limitazioni). Anche in questo caso verranno valutate le diverse possibilità di riutilizzo dello spazio creato.