La sospensione dei nidi e delle scuole, misura ritenuta necessaria per contenere la diffusione del contagio, ha generato anche molte difficoltà per le e i più piccoli e per le loro famiglie. Già a maggio dello scorso anno, Asp e Unione hanno sperimentato una modalità per riprendere in sicurezza il lavoro di cura dei servizi per l'infanzia, aprendo i giardini dei nidi alle attività.
E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della proposta che insieme come Sindaci dell'Unione Terre di Castelli e Asp Terre di Castelli abbiamo indirizzato alla Regione Emilia Romagna, per poter, già dal 29 marzo, dare una prima riposta concreta alle tante famiglie in difficoltà per questa nuova chiusura dei servizi educativi.
Le sempre maggiori criticità economiche e gestionali che le famiglie ci stanno portando insieme alle ricadute educative osservate a casa a seguito dell'interruzione dei servizi educativi ci impongono di promuovere soluzioni che tutelino salute fisica, psichica e tenuta sociale. Da qui nasce la proposta che coniuga un'esperienza già in essere, i giardini aperti, con una vigilanza e attenzione che solo un contesto protetto quale i parchi educativi sanno dare sotto l'attenzione delle educatrici e delle collaboratrici.
Siamo convinti che, oggi, si possa riaprire, garantendo la prosecuzione del percorso formativo dei nostri piccoli, senza per questo rinunciare alla loro sicurezza, a quella degli operatori e delle famiglie.